Era Covid. Quale turismo.

Una nuova fase per il turismo che dovrà convivere con la pandemia: opportunità o baratro?

Operatori del turismo, aziende del settore e tutti coloro che, del viaggio fanno una ragione di vita più che un’esperienza, oggi più che mai, si domandano:

Torneremo a viaggiare con continuità? Se sì, quando e come?

Sarebbe più facile fare terno al Superenalotto che dare delle risposte certe a questi interrogativi. Eppure vi sono numeri importanti: solo in Italia questo settore genera il 5% del PIL italiano (13%, se consideriamo anche il volume indiretto coinvolto), interessando il 6% degli occupati nazionali (Banca d’Italia,2019).

Definisce il trend del turismo in era Covid
Crollo delle prenotazioni viaggi nel 2020/21

Eppure sembra essere un settore dimenticato, quasi del tutto cancellato dai due anni di era Sars-Cov-2. Un male inaspettato, doloroso ci ha reso incredibilmente fragili sotto ogni aspetto: salute, economia, sociale, abitudini, vita quotidiana; è stato tutto totalmente stravolto (si spera non ancora per molto).

Quelle piccole cose, azioni che davamo per scontate, ci sono state strappate con vigore e con esse affetti, sorrisi e momenti di vivace spensieratezza.

Tra questi momenti, uno che sicuramente manca, è il viaggio.

Viaggiare è vivere. E da troppo tempo, ci limitiamo a sopravvivere.

Anonimo

Gli operatori del turismo sono, per la stragrande maggioranza, al collasso o quasi. Continuamente in attesa di ristori o confinati a fare lavori-tampone, spesso poco gratificanti e/o remunerativamente poco significativi, aspettando un colore che possa permettere di programmare una stagione ormai prossima, con un minimo di serenità,.

Tuttavia si presenta come la più incerta della storia del post-guerra.

Ricerca immagini turismo Covid in natura
Il momento del viaggio: convivialità e sorrisi.

Ah, quanti cari colleghi e compagni di vita escursionisti, quanti amici che fanno i salti mortali per tenere su famiglie, ma soprattutto per non cadere giù. Perché esiste anche una piaga psicologica, che incide. Eccome se incide.

Un’azienda che investe migliaia se non milioni di euro, come dovrebbe comportarsi oggi, a seguito di una spaventosa incertezza politica, sanitaria e burocratica?

Dovrebbe riconvertire il tutto? O è davvero arrivata l’era in cui bisogna iniziare a pensare che la “fisicità” del viaggio sia sempre più un lontano ricordo?

Possiamo considerare il Covid come un’ulteriore opportunità da cogliere in ambito turistico? E se sì, sotto quali aspetti?

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